DISTINGUERE TRA RISCHIO E PERICOLO

La dove ritenete che l'operazione non risulti adeguata per la persona minore di età, fate la scelta di operare come adulto nelle veci del bambino/a; oppure meglio ancora di supportare l'azione paziente del bambino/a, che magari necessità di più tempo e tentativi, di una presa sull'oggetto semplificata o diversa da quella che farebbero delle mani più grandi.
Se come adulto responsabile riconoscete valore all'autonomia ed indipendenza, in ogni modo cercate di facilitare l'azione diretta del bambino/a sul mondo, questa è fonte di gratificazione; con il tempo e la pratica, migliora il risultato, sia in termini di cose realizzate sia in termini di abilità nell'uso degli strumenti, insomma, "l'esperienza insegna".
Vi sono comunque molti modi di restare dalla parte della sicurezza, limitando "il pericolo", e senza inibire "il rischio" che ogni cosa nuova comporta, per imparare.
Per quello che è la mia esperienza, continuo a rilevare che le nuove generazioni sono alquanto sotto-stimate dai loro docenti e e genitori, soprattutto per quello che riguardano le loro potenzialità manuali (ed esite acnora un grosso pregiudizio tra il valore delle abilità manuali e quelle intellettuali), e li si considera e rende inabili quando non lo sono; purtroppo li si riconosce di valore troppo spesso per quello che sono le facoltà mentali, dalla testa in sù ed al corpo che ci pensino gli "sportivi".
Un consiglio? "ascoltate" - ed insegnate ad ascoltare - quanto ha da dirvi lo strumento che state usando; "osservate" - ed insegnate ad osservare - come reagisce il materiale che state trasformando ... anche la realtà a voi esterna ha qualcosa da dirvi che tratta di qualità (limiti e potenzialità) dei materiali e degli strumenti, proprio come voi stessi/e e vi restituisce il vostro stesso modo di rapportarsi alla realtà.

di RENZO LAPORTA
Presidente Ass. Lucertola Ludens APS